STORIA DEL COUNTRY

La country music e il ballo country nascono in un America dove i cow-boy tornavano da giornate di lavoro faticoso nei ranch: tra mandrie, cavalli e ore di lavoro in sella e dove la vita dei ‘red necks’ (cosi chiamati per la loro abbronzatura dovuta al lavoro all’aperto) semplice e legata alla terra aveva come colonna sonora le note di un banjo.

La sera con mogli, fidanzate e amici si riunivano a ballare nei fienili, unico posto che offriva abbastanza spazio, tra polvere di fieno e camicie colorate.

Il cow-boy correva in pista senza togliersi cappello e speroni e adattava, in origine, alla musica i movimenti portati dalle varie culture degli immigrati, finchè nelle serate emerse una figura leggendaria per evitare il caos di gente che non conosceva gli stessi passi: il ‘Caller’ era colui che guidava la folla nell’esecuzione di movimenti uguali in file ordinate dando vita alla prima forma di Country Line Dance.

Alcuni atteggiamenti da cow-boy, però, sono sopravvissuti fino ad oggi e caratterizzano questo tipo di ballo: il movimento delle braccia è lo stesso che si usa per legare i vitelli, lo slancio quando si scende da cavallo diventa un galoppo nella polka, i pesanti stivali fanno sì che i passi siano pesanti, trascinati a tempo di musica e l’abitudine di portare gli speroni anche in pista obbliga a tenere i piedi ben distanti.

Oggi la country dance si divide in Line Dance (ballo in linea), Change Dance (dove c’è un cambio di patner nel corso del ballo), Balli di Coppia e Contra Dance (dove i ballerini si confrontano su due file una di fronte all’altra).

La Old Country Music ha lasciato il posto alla ‘New Country’ di artisti come Brad Paisley, Shania Twain, Keith Urban, Lonestar  e molti altri per rendere calde le nostre serate, ma in fondo, si può ancora sentire il profumo del fieno e la polvere del legno sotto gli stivali che accompagneranno per sempre il Country Style.